Internazionale

Tra etiopi e tigrini una tregua c’è e sembra funzionare

Tra etiopi e tigrini una tregua c’è  e sembra funzionareProfughi interni nella capitale del Tigray, Mekelle – Ap

La guerra di Abiy Ahmed In vigore dal 25 marzo, il cessate il fuoco annunciato da Addis Abeba ha permesso ieri l’ingresso dei primi aiuti umanitari dopo tre mesi nel Tigray sotto assedio. Nella regione ribelle il 40% della gente è alla fame. E dopo tanto sangue versato il Tplf resta al potere

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 2 aprile 2022
Delle guerre si parla spesso con enfasi, con un accanimento mediatico e voyeristico, poi all’improvviso, sembrano sparire ma non scompaiono, subiscono un’eclissi mediatica di attenzione, semplicemente non se ne parla più: il caso della guerra nel Tigray non fa eccezione alla regola. Dal 25 marzo è in atto un cessate il fuoco, ma già da settimane vi è stato un allentamento dei combattimenti ed è confermato che vi sia stato un colloquio diretto tra il premier etiope Abiy Ahmed e il leader del Tplf (Tigray People’s Liberation Front) Gebremichael Debretsion. È UNA TREGUA DECISA per consentire la consegna di aiuti...
Errata Corrige

In vigore dal 25 marzo, il cessate il fuoco annunciato da Addis Abeba ha permesso ieri l’ingresso dei primi aiuti umanitari dopo tre mesi nel Tigray sotto assedio. Nella regione ribelle il 40% della gente è alla fame. E dopo tanto sangue versato il Tplf resta al potere

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