Cultura
Tra gli spazi labirintici della cura antica e moderna
Patrimonio In visita ai depositi della Mole Vanvitelliana di Ancona, dove hanno trovato rifugio le opere ferite dal terremoto. Sopra, la mostra «Terra sacra» ne riporta alcune alla luce
Veduta di «Terra sacra», con le opere che provengono dal deposito
Patrimonio In visita ai depositi della Mole Vanvitelliana di Ancona, dove hanno trovato rifugio le opere ferite dal terremoto. Sopra, la mostra «Terra sacra» ne riporta alcune alla luce
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 18 dicembre 2021
Silvia VeroliANCONA
Il contenitore culturale della Mole Vanvitelliana di Ancona è conosciuto dai locali come il Lazzaretto, il luogo sanitario di cura dalle pestilenze; ma è storicamente anche punto di sosta di merci e persone prima di rimettersi in cammino, difesa, forte peninsulare progettato da Vanvitelli nel 1732, e anche manifattura tabacchi. LA SCELTA, dopo il sisma che ha colpito le Marche nel 2016, di convogliare qui opere provenienti dall’area del cratere sismico appare filologicamente corretta: questa è una dimensione adatta, e capiente, dove leccarsi le ferite e ricevere protezione, e dove mettere mano alle cose e rimetterle in piedi. Ascoli Piceno...