Cultura

Tra i muri che costruiscono chiusure e odio

Tra i muri che costruiscono chiusure e odioIl muro tra Usa e Messico – Reuters

Scaffale "Oltre i muri. Storie di comunità divise" di Christian Elia per Milieu. L'elenco è lungo e non risparmia alcun continente: c'è Cipro, che da ultimo muro europeo è diventato il penultimo dopo la trasformazione dell'Europa in fortezza anti-migranti; ci sono i muri mediorientali, dalla Palestina all'Iraq, dalla Siria allo Yemen; c'è la vecchissima barriera marocchina, in cemento e mine, che spezza in due il Sahara Occidentale; c'è quello in costruzione tra Stati uniti e Messico e quello – il più antico di tutti – tra le due Coree

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 3 gennaio 2020
Se a ogni muro si associasse un volto, coglierne l’impatto diventerebbe un fatto di empatia. Cosa significa un muro nella vita di una persona, che si tratti di barriere fisiche e politiche, nell’epoca della disumanizzazione di metà dell’umanità non è così immediato se alla comunità succube non si dà un nome. Darle una storia diviene un atto politico, prima che giornalistico. Lo aveva fatto nel 2009 Christian Elia, giornalista italiano, condirettore di «Q Code», in occasione del ventennale della caduta del Muro di Berlino: il libro si chiamava Oltre il muro, pubblicato dalle edizioni Marotta e Cafiero. DI ANNI, da...

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