Alias Domenica
Tra i profughi iracheni, che immaginano il loro domani
Narrativa americana Il romanzo di Derek B. Miller, che dirige il Policy Lab e collabora con l’istituto per il disarmo dell’Onu, comincia al termine della prima guerra del Golfo, ma si svolge perlopiù ventidue anni dopo, quando i protagonisti tornano a cercare «La ragazza in verde»
Narrativa americana Il romanzo di Derek B. Miller, che dirige il Policy Lab e collabora con l’istituto per il disarmo dell’Onu, comincia al termine della prima guerra del Golfo, ma si svolge perlopiù ventidue anni dopo, quando i protagonisti tornano a cercare «La ragazza in verde»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 2 aprile 2017
La letteratura americana sui conflitti in Iraq e in Afghanistan è andata assumendo, negli ultimi anni, contorni abbastanza precisi (si può leggere, in proposito, l’ultimo numero della rivista Ácoma, www.acoma.it, dedicato alle «guerre del nuovo millennio») pur essendo ancora presto per parlare della formazione di un canone. Nella fase iniziale sono stati soprattutto i memoir a fornire una prospettiva personale alternativa ai bollettini dell’esercito, assieme ai resoconti di reporter inevitabilmente embedded ma capaci di spingersi oltre la semplice cronaca. Solo più di recente narratori e romanzieri come Phil Klay con Fine missione, Kevin Powers in Yellow Birds e Matthew Gallagher...