Cultura
Tra i tentacoli di cyborg letterari
FANTASCIENZA Tripla intervista a Peng Simeng, Zhang Ran e Bao Shu, scrittori cinesi che si stanno imponendo anche in Italia. Rivoluzione e distopia per i tre giovani autori che hanno scelto uno dei generi più in voga nel Paese
Una scena da «Tower Block» di James Nunn e Ronnie Thompson
FANTASCIENZA Tripla intervista a Peng Simeng, Zhang Ran e Bao Shu, scrittori cinesi che si stanno imponendo anche in Italia. Rivoluzione e distopia per i tre giovani autori che hanno scelto uno dei generi più in voga nel Paese
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 15 maggio 2019
Il festival di letteratura del Bookworm, ormai diventata una libreria storica di Pechino, segnala le tendenze in atto nel mondo letterario cinese. Non a caso quest’anno – nel vasto programma dell’edizione 2019 – erano presenti ben due incontri dedicati alla fantascienza. Se nel secondo talk uno dei protagonisti è stato Chen Qiufan (di cui i lettori del manifesto hanno già potuto leggere un’intervista) nel primo panel erano invece presenti tre giovanissimi scrittori di fantascienza, contrassegnati da alcune caratteristiche geografiche comuni, ovvero la provenienza da città «periferiche», e non dalle due metropoli al centro di trame culturali, oltre che politiche, Pechino...