Cultura
Tra i vicoli e le case dell’introvabile N
Città perdute /11 Giochi d’orientamento nella cartografia immaginaria della letteratura russa. Capitali senza nome: sono un collage fantasioso di quotidianità e tradizioni. Il luogo di provincia è soprattutto quello fissato dallo sguardo dei personaggi
Gorod N
Città perdute /11 Giochi d’orientamento nella cartografia immaginaria della letteratura russa. Capitali senza nome: sono un collage fantasioso di quotidianità e tradizioni. Il luogo di provincia è soprattutto quello fissato dallo sguardo dei personaggi
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 25 agosto 2017
Se Mosca è la madre delle città russe e San Pietroburgo è Piter, la «finestra sull’Europa» aperta da Pietro I, le città di provincia non hanno nome e vengono indicate dagli scrittori russi semplicemente con la lettera N (La mia vita e Tre sorelle di Cechov, I demoni di Dostoevskij), NN (Le anime morte, Il revisore di Gogol’), Enne (La città di Enne di Leonid Dobycin) o Ensk (Due capitani di Venjamin Kaverin), a sottintendere l’impossibilità di nominare e comprendere la realtà. COME NASCONO le innumerevoli città di N disperse nell’immenso territorio russo? Era stata Caterina II, per rafforzare il...