Internazionale
Tra Iran e Turchia, vite di contrabbando
Medio Oriente Le ragioni degli «scafisti» su una delle rotte più battute e meno raccontate. In Iran, al confine con la Turchia, la minoranza oppressa degli azeri costretta a vivere del traffico di esseri umani. Abolfazl Talooni, regista di un film dall’interno: «Non si può giudicare chi non ha scelta»
Di qua la Turchia. di là l’Iran, in mezzo le comunità azere delle zone più povere della Repubblica islamica
Medio Oriente Le ragioni degli «scafisti» su una delle rotte più battute e meno raccontate. In Iran, al confine con la Turchia, la minoranza oppressa degli azeri costretta a vivere del traffico di esseri umani. Abolfazl Talooni, regista di un film dall’interno: «Non si può giudicare chi non ha scelta»
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 21 febbraio 2021
«Raccontare questa storia, per me, è stato necessario. Quella è la mia terra, la mia famiglia vive là, la cultura del confine è parte della mia vita, ma nessuno l’aveva ancora raccontata. Toccava a me, anche perché ogni volta che ne parlavo con qualcuno, mi trovavo di fronte una visione in bianco e nero, buoni e cattivi. La rete dei contrabbandieri non è slegata dalla società, è parte della comunità, con la quale condivide i disagi e il fatto di non avere prospettive». Abolfazl Talooni, filmaker iraniano di etnia azera, ha scelto un linguaggio poetico e uno sguardo umano per...