Alias Domenica
Tra la carne, la vita, la scrittura, la fine, Joë Bousquet
Scrittori francesi Residuale testimone dell’eresia catara, Joë Bousquet è stato una sorta di mistico ossessionato dagli enigmi della carne e dalla invadenza del mondo fisico: «Tradotto dal silenzio», e «Isel», da Mimesis
Hans Bellmer, «La Poupée», 1936
Scrittori francesi Residuale testimone dell’eresia catara, Joë Bousquet è stato una sorta di mistico ossessionato dagli enigmi della carne e dalla invadenza del mondo fisico: «Tradotto dal silenzio», e «Isel», da Mimesis
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 23 maggio 2021
Il suo corpo aveva l’evidenza allegorica di un mistero medievale, mentre affermava di abitare in un mistero incorporeo e di vivere non già nella sua vita fisica ma nel solo suo pensiero: Joë Bousquet è stato uno dei più singolari scrittori del Novecento francese, e la sua opera – largamente postuma – si divide tra poesie, racconti, pagine di diario e di riflessione filosofica contenuta perlopiù nello zibaldone di pensieri Traduit du silence, che Jean Pauhan nel 1941 volle immettere nel catalogo di Gallimard. Quel mistero medievale giaceva dal 1918 al primo piano del 53 rue Verdun a Carcassonne, in...