Cultura

Tra macerie industriali e angosce della precarietà

Tra macerie industriali e angosce della precarietàGabrielle Constantine, «The Creative Class» (2018). Tratto da «The Edge of Precarity» al Little Berlin

SCAFFALE «Tuttofumo», il nuovo romanzo di Eugenio Raspi per Baldini Castoldi. Tra Narni e Terni, il destino delle nuove generazioni all’epoca della fine del lavoro. La letteratura working class aggiunge alla sua biblioteca un altro titolo significativo

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 agosto 2019
In Tuttofumo (Baldini + Castoldi, pp. 348, euro 18), il nuovo romanzo di Eugenio Raspi, la fine del mondo industriale, conclamata letterariamente con La dismissione di Ermanno Rea, prima ancora dal capolavoro di Paolo Volponi, Le mosche del capitale, è ormai lontanissimo, delle macerie del Novecento resta solo una nera ciminiera, come una citazione del passato, dove «negli anni del boom economico, nella fabbrica ci ha lavorato mezzo paese». Ma non è questo, o almeno non solo questo che muove la storia complessa che il narratore vuole raccontare, bensì il destino dei luoghi e delle nuove generazioni all’epoca della fine...

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