Visioni
Tra memorie personali un circuito beckettiano
A teatro Glauco Mauri e Roberto Sturno in un omaggio sinteticamente titolato «En attendant Beckett»
Glauco Mauri e Roberto Sturno – foto di Manuela Giusto
A teatro Glauco Mauri e Roberto Sturno in un omaggio sinteticamente titolato «En attendant Beckett»
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 13 gennaio 2018
Gabriele RizzaFIRENZE
Il prologo che ha aperto alla Pergola di Firenze l’omaggio di Glauco Mauri e Roberto Sturno al caro, vecchio Samuel, sinteticamente titolato En attendant Beckett, svela tutto l’appeal immaginifico di cui nel corso delle stagioni si sono nutriti i due, protagonisti di un sodalizio artistico esclusivo quanto felicemente longevo. L’atteso Godot, impaginato da Andrea Baracco, arriva in due tempi, immagini e parole, inanellando un affascinante circuito beckettiano, punteggiato di memorie personali, filologie interpretative, inedite apparizioni e emozionanti confronti. Solletticato dalle musiche eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani, scorrevano atti unici e radiodrammi, poesie, brani letterari, il docufilm Dal silenzio al...