Cultura

Tra mito e Storia, l’innocenza perduta della Riviera francese

Tra mito e Storia, l’innocenza perduta della Riviera franceseParticolare da una pubblicità della Costa Azzurra degli anni Trenta

L'intervista Parla la studiosa britannica Mary S. Lovell che ha pubblicato «Côte d’Azur» per Neri Pozza. «Questo stile di vita edonistico era così lontano da quello delle famiglie dei lavoratori che l’essere irraggiungibile l’ha trasformato in un mondo onirico fatto di glamour ed eccessi». «Allo Chateau de l’Horizon, nei pressi di Antibes, soggiornarono Cole Porter, Picasso e Cocteau. Oggi tocca agli sceicchi del petrolio, agli oligarchi russi e ai capi della mafia cinese»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 27 agosto 2021
Anche la «grande Storia» ne ha attraversato gli ampi saloni, le stanze personalizzate, la spiaggia esclusiva e le piscine collegate da scale di pietra – buen retiro di Winston Churchill negli anni Venti, spazio aperto alla Resistenza che nella regione combatteva i nazisti e il regime di Vichy durante la Seconda guerra mondiale, luogo d’elezione per il principe Aly Khan che negli anni Cinquanta diverrà ambasciatore del Pakistan, da poco indipendente dall’India, presso l’Onu -, ma è a quel che si potrebbe definire come il «mito» della Costa Azzurra che il Chateau de l’Horizon ha legato per sempre il proprio...

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