Alias Domenica
Tra Naturalismo e Modernismo nessun confine
Critica Letteraria In nome di una condivisa poetica dell’oggettività e dell’insignificante
Federico Zandomeneghi, «Bastimento allo scalo», 1869
Critica Letteraria In nome di una condivisa poetica dell’oggettività e dell’insignificante
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 4 dicembre 2016
E’ dall’inizio del secolo che il concetto di modernismo ha valicato i confini dell’area anglofona ed è gradualmente andato a occupare in terra straniera porzioni del campo letterario un tempo appannaggio di altre etichette: decadentismo e simbolismo su tutte. Ma quali sono le ragioni di quello che potrebbe sembrare un colonialismo terminologico? Perché gettare ancora più in là le radici del modernismo, non solo a comprendere Flaubert e Baudelaire, ma includendo anche il naturalismo? Non è troppo arduo sostenere che Verga, Svevo, i futuristi, Zola, Joyce e perfino il Flaiano di Tempo di uccidere facciano parte di uno stesso movimento?...