Internazionale

Tra Qom e Mashad ripensando Khomeini

Tra Qom e Mashad ripensando Khomeini/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/05/16/17est1 iran Ahmadinejad 709131 – Reuters

Iran A tenere vivo lo spirito rivoluzionario del paese sono i grandi centri dell’islam sciita

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 maggio 2014
Ogni rivoluzione ha i suoi simboli. La rivoluzione iraniana del 1979 non è un’eccezione. E ha inciso sui costumi di un paese con una lunga tradizione laica e di stretti rapporti con il mondo. Le tenute verdi dei sepah e-pasdaran ricordano il controllo del clero sciita sulla società iraniana. Anche il velo, obbligatorio per le donne, nonostante nelle grandi città si sia ridotto a un semplice foulard, è spesso un simbolo rivoluzionario più che un richiamo alla religione. Per le strade iraniane non mancano mai le cassette blu e gialle delle elemosine che vengono distribuite alle opere caritatevoli come sinonimo...

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