Internazionale
Tra Regeni e business il bispensante Di Maio alla corte di al-Sisi
Egitto Vertice con il presidente egiziano: «Normalizzeremo i rapporti solo in caso di svolta». Ma non pone limiti agli affari economici né minaccia di farlo. Non chiede conto degli insabbiamenti e ruba agli egiziani "Giulio siamo noi". Alla fine l'unico coerente è al-Sisi che da due anni ripete sempre la stessa storia
Il ministro Di Maio ieri con al-Sisi – Epa
Egitto Vertice con il presidente egiziano: «Normalizzeremo i rapporti solo in caso di svolta». Ma non pone limiti agli affari economici né minaccia di farlo. Non chiede conto degli insabbiamenti e ruba agli egiziani "Giulio siamo noi". Alla fine l'unico coerente è al-Sisi che da due anni ripete sempre la stessa storia
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 30 agosto 2018
In 1984 George Orwell lo definì bispensiero. O meglio, coniò il termine che calza a pennello al vicepremier, ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro, Luigi Di Maio: dire tutto e il suo contrario, esprimere un’idea e nello stesso istante il suo opposto. Una precisa strategia politica che non solo annulla la futura contraddizione ma consegna all’oblio la doppia verità. Di recente Di Maio lo ha fatto con Ilva e l’annullamento-non annullamento della gara, con la contemporanea difesa del collega indagato Salvini e degli inquirenti. E ieri, in Egitto, con la verità sull’uccisione di Giulio Regeni. Districarsi nelle dichiarazioni...