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Tra scampato pericolo e scorciatoia del voto utile
A sinistra dopo il voto Se la salvezza della civiltà europea occidentale sta in un governo regionale che ha privatizzato gran parte dei servizi e in coerenza ha avanzato la richiesta di quella autonomia differenziata, c’è qualcosa che non torna
Il comitato elettorale di Stefano Bonaccini la sera delle elezioni – LaPresse
A sinistra dopo il voto Se la salvezza della civiltà europea occidentale sta in un governo regionale che ha privatizzato gran parte dei servizi e in coerenza ha avanzato la richiesta di quella autonomia differenziata, c’è qualcosa che non torna
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 31 gennaio 2020
Lunedì notte, 27 gennaio, le donne e gli uomini «democratici e progressisti», antifascisti e antirazzisti, hanno sicuramente tirato un respiro di sollievo nell’apprendere della sconfitta di Salvini e dello scampato pericolo nero in Emilia Romagna. Dopo la presa di Pisa e di Siena, dopo aver visto Salvini affacciarsi dal balcone del Palazzo comunale di Siena, che custodisce gli affreschi del «buon governo» di Ambrogio Lorenzetti, certo vedere Salvini in Piazza Maggiore, davanti alla basilica di San Petronio, sarebbe stata una sofferenza non di poco conto. E dunque il presidente Bonaccini ci ha salvati dai barbari? E con noi e insieme...