Tracce visibili dell’inespresso, nei puntini di sospensione
Alias Domenica

Tracce visibili dell’inespresso, nei puntini di sospensione

Il respiro della prosa/8 Banditi dai manuali di stile come via di fuga del discorso, i puntini di sospensione incontrarono l’abiura di Adorno, che vi leggeva una chiara manovra di diversione estetica
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 7 agosto 2022
Titubanza, reticenza, imbarazzo, vaghezza, omissione, censura, mimesi del parlato, volontà allusiva o segnale di silenzio: lo spettro espressivo dei tre punti di sospensione è sfumato. Altrettanto ampio e controverso, spesso improprio, il loro utilizzo, dalla corrispondenza intimista ai diari segreti fino al romanticume da tastiera – e allora i puntini non sono più tre ma legione – attraverso i languori e le sdolcinatezze di molta letteratura low-cost, dove i travasi del sentimento, lontani mille miglia da eleganza e semplicità, passano per un diluvio di punti sospensivi preconfezionati. Banditi dai manuali di stile come asylum ignorantiae, via di fuga del discorso,...

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