Italia
Tragedia di Stresa, il rischio corso senza freni
Funivia del Mottarone Tre arresti tra cui il gestore Nerini. Per la procuratrice il«forchettone» è stato inserito per aggirare un anomalia che durava da oltre un mese. Non si è trattato di errore umano, la scelta di non rimuovere il forchettone sarebbe stata consapevole e condivisa per «evitare disservizi e blocchi»
Sopralluogo del Soccorso Alpino sul luogo dell’incidente della Funivia Stresa-Mottarone – LaPresse
Funivia del Mottarone Tre arresti tra cui il gestore Nerini. Per la procuratrice il«forchettone» è stato inserito per aggirare un anomalia che durava da oltre un mese. Non si è trattato di errore umano, la scelta di non rimuovere il forchettone sarebbe stata consapevole e condivisa per «evitare disservizi e blocchi»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 27 maggio 2021
Mauro RavarinoTORINO
La svolta, arrivata quasi all’alba, è «molto grave e inquietante». Lo dice Olimpia Bossi, la procuratrice capo di Verbania che coordina le indagini sulla tragedia di Stresa. Il forchettone rosso – ovvero il divaricatore che teneva distanti le ganasce dei freni affinché non si attivassero, rinvenuto tra i resti della cabina della funivia – non era stato dimenticato inserito, ma era stato lasciato lì appositamente per aggirare un’anomalia ai freni, che durava da un mese e mezzo. I tre fermati lo hanno ammesso e, dopo un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Stresa nel quale è stato definito «un...