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Transporter, amore e odio sulla strada

Transporter, amore e odio sulla stradaIl pulmino dell'odio. Lincoln Rockwell è il terzo da sinistra

Storie/Nel 1961 fu il veicolo dei nazisti Usa che lo ribattezzarono «Hate Bus» Prima di diventare un’icona della controcultura, il pulmino era un nauseante simbolo di razzismo e «suprematismo bianco»

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 10 maggio 2014
C’è un Volkswagen Transporter proprio sotto casa di chi scrive. Il proprietario della latteria l’ha acquistato da poco e l’ha dipinto di rosa: splendido. Non sorprende, quel pulmino si è prestato da sempre ai guizzi artistici più estremi: è stato il veicolo di riferimento della controcultura Usa e europea anni Sessanta, dell’hippysmo mondiale, del movimento pacifista, dei surfer di mezzo mondo. Il Transporter ne aveva una per tutti, ma proprio tutti. Non a caso ben prima che aspergesse per il mondo messaggi di «peace and love», condivisione e bene cosmico, divenne il mezzo di riferimento dei nazisti statunitensi che nel...

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