Europa

Trappes, malessere sociale e rivolta a sfondo religioso

Disordini nelle banlieues La destra accusa il governo di "lassismo" e i musulmani di "comunitarismo". Le tre notti calde di Trappes, in seguito a un ennesimo controllo di identità di una donna con il niqab, arrivano più di trent'anni dopo le prime esplosioni nelle periferie francesi. I problemi economici e sociali restano e si aggravano, la protesta di tinge di rivendicazioni religiose

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 23 luglio 2013
Per la destra, l’interpretazione dei fatti successi nel fine settimana a Trappes, una cittadina di 30mila abitanti a 30 km da Parigi nel dipartimento delle Yvelines, è semplice: da un lato c’è il “lassismo” del governo Aurault che troverebbe giustificazioni “sociali” alle violenze urbane e dall’altro la crescita del “comunitarismo” musulmano. Il ministro degli interni, Manuel Valls (che è stato a lungo sindaco di Evry, un’altra cittadina della grande banlieue parigina) ha respinto entrambe le accuse. Valls, che non ha la fama di essere un “molle”, ha condannato le violenze “inaccettabili” e “intollerabili”, causate da “gente che non accettato il...

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