Lavoro
«Trasferimento a Rende o licenziamento», Almaviva ricatta anche le mamme
Call Center & Diritti La denuncia dell'Slc Cgil sulla vicenda di 43 lavoratrici di Roma: i loro figli compiono un anno di vita e non sono più tutelate. Intanto Calenda (ri)promette: bloccati i trasferimenti dei 65 operatori di Milano
Una protesta dei lavoratori dei call center Almaviva
Call Center & Diritti La denuncia dell'Slc Cgil sulla vicenda di 43 lavoratrici di Roma: i loro figli compiono un anno di vita e non sono più tutelate. Intanto Calenda (ri)promette: bloccati i trasferimenti dei 65 operatori di Milano
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 27 ottobre 2017
«O ci trasferiamo a 700 chilometri di distanza per 700 euro al mese o ci licenziano». È la coda velenosa del più grande licenziamento collettivo degli ultimi 25 anni. Dopo i 1.666 lavoratori di Almaviva Contact di Roma, ora tocca alle mamme che allora si salvarono perché in maternità. «La legge proibisce di licenziarci nel primo anno di vita dei nostri figli, ma ora l’azienda ci impone il trasferimento a Rende, in Calabria. E al momento molte hanno già scelto di dimettersi: in questo modo almeno avranno la Naspi, diversamente neanche quella. Ma noi non vogliamo rinunciare alla nostra dignità»,...