Politica

Trattativa sulle liste d’attesa. Regioni in affanno sui Lea

Un paziente viene portato su una barella tra i corridoi dell’ospedale di Bergamo foto LaPresse – LaPresse

Sanità In 8 territori non sono garantiti i Livelli essenziali di assistenza, l’anno prima erano 7. Un emendamento ridarà i controlli al livello locale ma con «potere sostitutivo del ministro»

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 16 luglio 2024
Prima ancora che l’autonomia differenziata entri in azione, l’Italia della salute è già frammentata. Un ventennio di federalismo sanitario ha favorito le disuguaglianze e la «competizione virtuosa» è rimasta sulla carta (costituzionale). La fotografia dello spezzatino indigesto arriva dal rapporto annuale del ministero della salute sui cosiddetti Lea, sigla per Livelli essenziali di assistenza, una specie di pagella di fine anno per i servizi sanitari regionali. Secondo il rapporto presentato ieri a Roma, la performance sanitaria media migliora. È un dato fisiologico visto che i dati si riferiscono al 2022, primo anno post-pandemico. Il progresso però nasconde un divario crescente...

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