Internazionale
Egitto, tre anni dopo: dal golpe alla protesta
Intervista Tamer Wageeh, attivista dei diritti umani, nell’anniversario del colpo di Stato di al-Sisi del 3 luglio 2013: «Dall’aprile scorso in piazza le nuove e diverse opposizioni al militarismo neoliberale del regime»
L'ex presidente egiziano Morsi, deposto dal golpe militare del 2013 – LaPresse
Intervista Tamer Wageeh, attivista dei diritti umani, nell’anniversario del colpo di Stato di al-Sisi del 3 luglio 2013: «Dall’aprile scorso in piazza le nuove e diverse opposizioni al militarismo neoliberale del regime»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 luglio 2016
Al-Sisi ha blindato Il Cairo. Giovedì il timore di manifestazioni nel terzo anniversario del golpe si è tradotto nella chiusura di Tahrir, piazza simbolo della rivoluzione del 2011. A celebrare è solo il presidente che ha autorizzato a scendere in piazza solo i suoi sostenitori e in tv ha incensato l’esercito che depose il predecessore Morsi. Da allora la spinta popolare catalizzata dal movimento Tamarod, che nel 2013 permise ai militari di strappare il potere ai Fratelli Musulmani, non esiste più: la barbara violenza della repressione di Stato, cominciata già un mese dopo con massacri di massa di islamisti, ha...