Alias
Tre personaggi in una giungla d’asfalto e conflitti
Intervista A quattro anni di distanza da «L'amore buio», Antonio Capuano torna a raccontare in «Bagnoli Jungle» la «sua» Napoli, quella spigolosa e marginale
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Intervista A quattro anni di distanza da «L'amore buio», Antonio Capuano torna a raccontare in «Bagnoli Jungle» la «sua» Napoli, quella spigolosa e marginale
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 5 luglio 2014
Il cielo sopra Bagnoli potrebbe intitolarsi il nuovo film di Antonio Capuano parafrasando il capolavoro di Wenders, per come le tonalità cromatiche di certe ambientazioni naturali e le gradazioni di luce possono essere strettamente connesse al luogo e alle storie che si racconta. E all’inizio delle riprese di Bagnoli Jungle il regista ha voluto appunto un cielo grigio, livido, opaco ideale per filmare la spiaggia di Coroglio travolta dal degrado, in una zona baciata di solito da un clima splendido e da una solarità contagiosa. Ma questo è un dettaglio perché in genere le storie di Capuano – da Vito...