Internazionale
Trenta paesi sfruttano le risorse delle terre saharawi occupate. Anche l’Italia
Africa Il rapporto: decine di aziende operano nel Sahara occidentale, in violazione del diritto internazionale. I settori principe restano la pesca e quello minerario: la costa è tra le più pescose al mondo, l'entroterra è ricchissimo di fosfati
Laayoune, capitale del Sahara occidentale – Ap
Africa Il rapporto: decine di aziende operano nel Sahara occidentale, in violazione del diritto internazionale. I settori principe restano la pesca e quello minerario: la costa è tra le più pescose al mondo, l'entroterra è ricchissimo di fosfati
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 9 gennaio 2021
«Sono almeno trenta i paesi che stanno investendo illegalmente nei territori occupati del Sahara occidentale in numerosi settori economici che, per il diritto internazionale, rappresentano un atto illegittimo», indica il rapporto annuale del Centro di Studi e Documentazione franco-saharawi, Ahmed Baba Miskè. Spagna e Francia, principali partner economici del Marocco e della sua politica di sfruttamento delle risorse nei territori saharawi occupati, sono i paesi che investono maggiormente nel Sahara occidentale con 28 aziende spagnole e 16 francesi. Oltre il 70% delle aziende provengono da paesi della comunità europea come la Germania con 15 società, la Svezia e la Grecia...