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Trent’anni di proibizionismo sul corpo di Fabrizio Pellegrini
Un caso kafkiano Ma di cosa parliamo quando parliamo di legalizzazione della cannabis? Certo, le questioni in campo sono tante, gli approcci molteplici e le evidenze scientifiche – di natura giuridica, sanitaria e […]
Un caso kafkiano Ma di cosa parliamo quando parliamo di legalizzazione della cannabis? Certo, le questioni in campo sono tante, gli approcci molteplici e le evidenze scientifiche – di natura giuridica, sanitaria e […]
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 27 luglio 2016
Ma di cosa parliamo quando parliamo di legalizzazione della cannabis? Certo, le questioni in campo sono tante, gli approcci molteplici e le evidenze scientifiche – di natura giuridica, sanitaria e sociale – che motivano una normativa antiproibizionista risultano davvero incontrovertibili. Ma, poi, c’è la vita vissuta, l’esperienza della fatica e del dolore, e ci sono esigenze, urgenze che premono. Dunque, la libertà di autodeterminazione dell’individuo, la regolamentazione di mercati oggi tanto più pericolosi perché illegali, e la salute pubblica: ma, forse prima di tutto, c’è Fabrizio Pellegrini, recluso in una cella del carcere di Chieti. Questa è la sua storia,...