Politica
Tria sbatte contro il muro europeo e torna subito a Roma
Manovra L’Eurogruppo boccia il deficit al 2,4%. Juncker: «Nuove concessioni all’Italia sarebbero la fine dell’euro». Moscovici: «Sulle regole saremo inflessibili». Il ministro oggi non sarà all’Ecofin. Mattarella parla con Conte, ma il premier non offre garanzie
Mario Centeno, Bruno Le Maire e Giovanni Tria all’Eurogruppo – Epa
Manovra L’Eurogruppo boccia il deficit al 2,4%. Juncker: «Nuove concessioni all’Italia sarebbero la fine dell’euro». Moscovici: «Sulle regole saremo inflessibili». Il ministro oggi non sarà all’Ecofin. Mattarella parla con Conte, ma il premier non offre garanzie
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 2 ottobre 2018
«La scommessa è sulla crescita, se la perdiamo cambiamo la manovra. Ma ben pochi Paesi rispettano il patto», così il ministro Giovanni Tria alla fine di una giornata che ha segnato l’inizio dello scontro frontale tra Italia ed Europa. Quasi nello stesso momento, infatti, il presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker chiudeva ogni spiraglio di dialogo: «Nuove concessioni all’Italia sarebbero la fine dell’euro». IL PRIMO ROUND del match tra Roma e Bruxelles sulla manovra del governo gialloverde è andato come peggio non poteva. La Ue non chiuderà un occhio, non permetterà all’Italia di sottrarsi impunemente al comando di Bruxelles. Che...