Cultura
Tronie», una faccia da attaccare al muro
Interviste «Turning Heads»: il curatore Koen Bulckens racconta la mostra di Anversa. «Le ricerche nel campo delle neuroscienze hanno dimostrato che una parte significativa del nostro cervello è dedicata alla lettura dei volti. Sono antichi istinti che fanno parte della lunga evoluzione umana»
Veduta della mostra «Turning Heads» al Museo Reale delle Belle Arti di Anversa
Interviste «Turning Heads»: il curatore Koen Bulckens racconta la mostra di Anversa. «Le ricerche nel campo delle neuroscienze hanno dimostrato che una parte significativa del nostro cervello è dedicata alla lettura dei volti. Sono antichi istinti che fanno parte della lunga evoluzione umana»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 21 ottobre 2023
Abraham Grapheus, con la sua faccia incisa dal tempo come una pietra, fu un membro della Gilda di san Luca che riuniva i pittori di Anversa e, soprattutto, un modello per suoi colleghi assai popolare grazie alla particolarità del suo viso. Di lui – dipinto più volte ed esposto nella mostra Turning Heads, appena apertasi nel Museo Reale di Belle Arti della città belga (il Kmska inaugura la nuova stagione dopo la chiusura per i lavori di restauro e ampliamento durati undici anni; la rassegna sarà visitabile fino al 21 gennaio 2024) – si conosce l’identità, ma è un caso...