Italia
Troppa diossina, stop all’inceneritore di Pisa
Rifiuti Lo stop deciso dall'Arpat. E a Prato la Commissione europea chiede a gestori ed enti locali quali misure sono state adottate per abbassare i livelli di inquinamento
Rifiuti Lo stop deciso dall'Arpat. E a Prato la Commissione europea chiede a gestori ed enti locali quali misure sono state adottate per abbassare i livelli di inquinamento
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 11 maggio 2013
Riccardo ChiariFIRENZE
L’inceneritore di Pisa è stato spento per aver superato i limiti di legge su diossine, furani e idrocarburi policiclici aromatici. Mentre quello di Prato è finito nel mirino della Commissione europea, che chiede alla società di gestione e agli enti locali di conoscere al più presto quali misure sono state adottate per abbassare i livelli di inquinamento registrati nella zona. È stata una settimana nera per i sostenitori dell’impiantistica inceneritrice. Che a dispetto dei fatti, e delle mai sopite proteste popolari, progettano «adeguamenti» – cioè potenziamenti – delle strutture. E addirittura nuovi inceneritori, come quello che è già in costruzione...