Internazionale
«Troppo diviso, il movimento talebano non sa farsi Stato»
Afghanistan Intervista ad Antonio Giustozzi: «C’è chi ha una visione statale minimalista: senza welfare, via libera al business. Gli Haqqani invece hanno un approccio più simile ai Fratelli musulmani. E non è chiaro cosa i Talebani vogliano fare dell’apparato burocratico. per questo hanno invitato Ashraf Ghani a tornare: hanno bisogno di funzionari esperti»
Agosto 2021, l’evacuazione dei marines americani dall’aeroporto internazionale Hamid Karzai – Ap
Afghanistan Intervista ad Antonio Giustozzi: «C’è chi ha una visione statale minimalista: senza welfare, via libera al business. Gli Haqqani invece hanno un approccio più simile ai Fratelli musulmani. E non è chiaro cosa i Talebani vogliano fare dell’apparato burocratico. per questo hanno invitato Ashraf Ghani a tornare: hanno bisogno di funzionari esperti»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 agosto 2022
Dal jihad ai ministeri. Per un primo bilancio della transizione dei Talebani dall’insurrezione al governo abbiamo intervistato Antonio Giustozzi, Senior Research Fellow al Royal United Services Institute e tra i più autorevoli esperti del movimento ora guidato da Haibatullah Akhundzada, «o da chi ne fa le veci». Autore di molti libri – tra cui The Taliban at War 2001-2021 (Hurst Publishers) – per Giustozzi la prima fase della lotta per il potere è segnata dalla tesa competizione tra gli Haqqani, che hanno anche «invitato l’ex presidente Ashraf Ghani a tornare in Afghanistan», e i Talebani di Kandahar. Oltre a risorse...