Politica
«Troppo manipolativo». Il paletto della Consulta. No al referendum Lega
Le giuste proporzioni Lunga camera di consiglio, poi passa l’inammissibilità 11 voti a 4 Respinte le richieste delle regioni anche sul conflitto fra poteri
Le giuste proporzioni Lunga camera di consiglio, poi passa l’inammissibilità 11 voti a 4 Respinte le richieste delle regioni anche sul conflitto fra poteri
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 17 gennaio 2020
«Un furto di democrazia». Non l’ha presa bene Matteo Salvini, per quanto fosse previsto che la Corte costituzionale avrebbe alla fine bocciato la richiesta di referendum elettorale della Lega. Il protrarsi della discussione all’interno della camera di consiglio, cominciata ieri mattina alle 9.30 e andata avanti con una breve interruzione per circa sei ore, così come le voci di una Corte spaccata a metà, rivelatesi poi alla fine infondate, avevano forse illuso i leghisti. Pure consapevoli in partenza di quanto fosse spericolata la loro richiesta, tanto che la memoria depositata dai Consigli regionali proponenti il referendum aveva una lunga premessa...