Visioni
«Trouble», nel mondo di Warhol tra l’icona pubblica e i suoi segreti
Intervista La Pop art, New York, le rivoluzioni degli anni ’60, i miti della Factory e dei suoi protagonisti. Gus Van Sant racconta il suo esordio teatrale, al RomaEuropa festival
Intervista La Pop art, New York, le rivoluzioni degli anni ’60, i miti della Factory e dei suoi protagonisti. Gus Van Sant racconta il suo esordio teatrale, al RomaEuropa festival
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 10 ottobre 2021
Cristina PiccinoROMA
Erano gli anni Sessanta quando Gus Van Sant ancora ragazzino si lasciava incantare dagli echi di quel centro del mondo che era New York, la metropoli del «nuovo», dove le cose cambiavano in fretta, quasi senza respiro. Una manciata di anni più tardi, quando ci arriva lui lavorando un po’ qua e là dopo il diploma alla Rhode Island School of Design, la città era dunque già un’altra, molte storie sembravano lontane, ma quell’epoca «sognata» coi suoi miti e le sue fantasie gli era rimasta dentro – «gli anni Sessanta sono un po’ una mia ossessione», sorride. Da qui, da...