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Trump e i vassalli, l’Europa dei parenti serpenti

Vertice Nato Nell’ottica di Trump quella di Bruxelles è una visita ai "parenti serpenti" del fronte europeo. Già il suo predecessore, il simbolo globalista Barack Obama, aveva intrapreso una traiettoria di contrapposizione con gli alleati della Nato che aveva definito «free-riders», degli “scrocconi” che usufruiscono delle spese del Pentagono e godono dei benefici che gli americani possono garantire in termini di sicurezza

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 11 luglio 2018
Un lungo editoriale sul New York Times di ieri forse ha colto nel segno: il vertice Nato di Bruxelles è solo l’aperitivo del vertice del 16 luglio tra Putin e Trump che sarà incentrato sulla Corea del Nord, un successo che il presidente americano vuole portare casa con il sostegno di Mosca (e di Pechino). Per il resto – Ucraina, Siria, sanzioni – si vedrà. Intanto in Russia arriva oggi Benjamin Netanyahu, per discutere con il capo del Cremlino di Iran, Siria e Golan, mentre per le cronache nostrane è atteso anche il corifeo Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Salvini...

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