Trump, Hayek, Milei e la chimera del fascismo liberale
Javier Milei – Ap
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Trump, Hayek, Milei e la chimera del fascismo liberale

Sudamerican Psycho Il peggio che può fare oggi un’opposizione al neoliberalismo è condividerne l’abbaglio, contrapponendo l’unità del popolo ai diritti individuali, col rischio di ignorare l'esigenza di libertà che, nel bene e nel male, anima la moltitudine
Pubblicato circa un anno faEdizione del 21 novembre 2023
Con la sua vittoria alle presidenziali in Argentina, domenica scorsa Javier Milei ha introdotto nel bestiario della politica contemporanea un nuovo animale fantastico: il fascio-anarco-liberale. Ispirandosi all’ala estrema del neoliberalismo, quella che predica la privatizzazione di ogni cosa fino all’estinzione dello Stato, l’economista argentino ha costruito la sua campagna su un programma radicalmente libertario, che prevede l’azzeramento della spesa e persino l’abolizione della Banca centrale. La stravaganza è che a slogan anarcoidi come «Viva la libertad carajo», Milei ha affiancato l’apologia della dittatura militare e l’aggressione ai diritti delle donne e delle minoranze. Un assemblaggio che, a prima vista, sembra...

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