Alias
Tudor Giurgiu, Nastase e la Romania che batteva l’America
Intervista Il film, presentato in questi giorni alla Festa del Cinema di Roma e nelle sale italiane a partire dall’8 novembre, porta tre firme: quella di Tudor Giurgiu, e i più giovani filmmaker Tudor D. Popescu e Cristian Pascariu, qui intervistato
Intervista Il film, presentato in questi giorni alla Festa del Cinema di Roma e nelle sale italiane a partire dall’8 novembre, porta tre firme: quella di Tudor Giurgiu, e i più giovani filmmaker Tudor D. Popescu e Cristian Pascariu, qui intervistato
Pubblicato 26 giorni faEdizione del 26 ottobre 2024
Maria Teresa CarboneBUCAREST
Alla lista sempre più lunga di film e di serie tv che ruotano intorno al tennis, da Borg McEnroe di Janus Metz del 2017 a Challengers di Luca Guadagnino uscito all’inizio di quest’anno, si aggiunge adesso il documentario Nasty, dedicato a Ilie Nastase, giocatore rumeno celeberrimo in tutto il mondo negli anni Settanta per la sua eccezionale bravura (primo nel ranking internazionale nel 1973, vincitore a Roland Garros e agli US Open), e forse anche di più per un carattere che con un eufemismo potremmo definire esuberante, una miscela di generosità e di indisponenza quasi inconcepibile nei nostri tempi almeno...