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Tunisia, una crisi grave e le nostre responsabilità
L'intervento Tale crisi, alimentata dall’instabilità del sistema politico, dal deterioramento della situazione economica e dal covid, nasconde tutte le profonde fratture presenti nella società tunisina dagli albori della primavera araba e rese più laceranti dai differenti interessi stranieri nel Paese
Ridha Gharsallaoui a destra nominato ministro ad interim dell'Interno, a sinistra il presidente Kais Saied – Ap
L'intervento Tale crisi, alimentata dall’instabilità del sistema politico, dal deterioramento della situazione economica e dal covid, nasconde tutte le profonde fratture presenti nella società tunisina dagli albori della primavera araba e rese più laceranti dai differenti interessi stranieri nel Paese
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 31 luglio 2021
Quando non ci sono nuvole, verso l’ora del tramonto, da Kelibia, città costiera del nord della Tunisia, è possibile vedere il profilo di Pantelleria e dunque l’Italia. Questo, ci dice molto di quanto la Tunisia sia importante per il nostro Paese, nella sua funzione geografica di porta d’accesso all’Africa, nella sua funzione geopolitica per la pace nel Mediterraneo e nella sua funzione culturale di chiave di lettura del mondo arabo e delle pulsioni che lo animano. Ciò che succede in Tunisia, dunque, ci riguarda per questo, non solo per i temi legati alla sicurezza e alla presunta crescita dei flussi...