Internazionale
Turchia, guerra delle intercettazioni
Telefoni sotto controllo Senza esclusione di colpi lo scontro ai vertici del potere, iniziato con la maxi operazione anti-corruzione. Una presunta conversazione inguaia Erdogan. Mentre i giornali filo-governativi pubblicano la lista di persone «ascoltate» da una «struttura parallela» capeggiata dal rivale del premier Gülen
Ankara, manifestazione contro il governo Erdogan. Sotto il premier Erdogan e Fethullah Gülen – Reuters
Telefoni sotto controllo Senza esclusione di colpi lo scontro ai vertici del potere, iniziato con la maxi operazione anti-corruzione. Una presunta conversazione inguaia Erdogan. Mentre i giornali filo-governativi pubblicano la lista di persone «ascoltate» da una «struttura parallela» capeggiata dal rivale del premier Gülen
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 2 marzo 2014
Fazila MatISTANBUL
In Turchia non si placa la guerra delle intercettazioni. A un mese dalle elezioni amministrative del 30 marzo, considerate dal premier islamico-conservatore Tayyip Erdogan un test cruciale per la determinazione del proprio futuro politico, nuovi scandali continuano ad abbattersi sul governo turco che reagisce approvando leggi lampo, smentendo le accuse, contrattaccando gli avversari. La mattina del 24 febbraio la Turchia si è svegliata con l’ennesima notizia sconcertante. Yeni Safak e Star, due quotidiani vicini alle posizioni del governo guidato dal Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Akp), hanno pubblicato in prima pagina una lista con i nomi di settemila persone...