Internazionale

Turchia, lacrimogeni e cariche a Soma

Turchia, lacrimogeni e cariche a SomaMinatori impegnati nei soccorsi nei pressi della miniera di Soma, in Turchia – Reuters

Turchia Dopo la strage nella miniera, 283 morti, i dirigenti dell’azienda ammettono: «Non c’era una camera di sicurezza». A Istanbul occupata e sgomberata l’Università tecnica

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 maggio 2014
La polizia aveva già caricato le manifestazioni di protesta organizzate da sindacati e partiti della sinistra dopo la strage di martedì notte, a Istanbul, Ankara, Izmir e molte altre città della Turchia e ieri sera è stata la volta di Soma, la cittadina nell’ovest del paese dove si trova la miniera, già duramente colpita dalla strage che ha ucciso 283 minatori. Poco prima della conferenza stampa del ministro dell’Energia Yildiz e quello dei Lavoro Celik, gli agenti hanno caricato il corteo di 5000 cittadini diretti verso la prefettura del paese dietro a uno cartello con scritto: «Nessun carbone potrà riscaldare...

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