Internazionale

Turismo, call center e «beisból». Gli Usa pronti a invadere Cuba

Turismo, call center e «beisból». Gli Usa pronti a invadere CubaL'Avana, mobilità battente bandiera americana – Reuters

Dopo il disgelo Il capitale statunitense fiuta l'affare e sogna un futuro fatto di vacanze, «outsourcing» e traffico di talenti sportivi

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 21 dicembre 2014
Luca CeladaLOS ANGELES
Obama aveva a malapena lasciato il podio del suo storico discorso cubano l’altro giorno che nella casella e-mail sono arrivate le prima offerte. Quella della Travelzoo per esempio col soggetto «Visita Cuba prima del pienone. Offertissime per il 2015!». Un altra agenzia promuove tariffe «scontatissime» se si prenota subito il tour all’Avana e a Santa Clara con escursione optional alla Baia dei Porci, tanto per rimanere in tema. Nel giro di poche ore tra stampa e internet ronzavano voci e opinioni sul Cuba-boom prossimo venturo. I viaggi delle agenzie per ora sono ancora offerti ancora sotto regime di quote limitate...

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