Cultura

Tutte le emozioni dentro un «like»

Tutte le emozioni dentro un «like»

Vivere al tempo del selfie: un convegno a Roma intorno al racconto di sé. L’autoritratto è sempre esistito, ma la tentazione compulsiva all’«essere guardati» è più recente. La scelta (politica ed etica) di Anonymous decide per l’indisponibilità, si sottrae alla vita «esposta»

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 maggio 2017
Selfie è stata la parola dell’anno degli Oxford Dictionaries nel 2013, e la pratica che definisce sembra essere destinata a restare un elemento centrale della nostra vita. L’autoritratto è sempre esistito, eppure è difficile conoscere il motivo della tentazione compulsiva di condividere ogni momento della propria vita pubblica e privata, non solo guardarsi, ma esser guardati costantemente mentre ci osserviamo. Una possibile ragione del successo di questa pratica ha a che fare con l’accelerazione del tempo di vita, effetto forse della nostra precarietà, che ci tiene più a lungo a distanza dai nostri legami affettivi. Il selfie è l’antidoto che...

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