Commenti
Tutti a far visita al «congiunto» Ma chi era costui?
Quattro maggio La natura del rapporto tra le persone non influisce in alcun modo sulla misura del rischio. Nulla cambia se le medesime cautele sono prescritte per parenti, conviventi, fidanzati, amici. Un chiarimento formale si impone. Per l’apparato sanzionatorio in atto, non possiamo certo affidarci ai buoni sentimenti
Quattro maggio La natura del rapporto tra le persone non influisce in alcun modo sulla misura del rischio. Nulla cambia se le medesime cautele sono prescritte per parenti, conviventi, fidanzati, amici. Un chiarimento formale si impone. Per l’apparato sanzionatorio in atto, non possiamo certo affidarci ai buoni sentimenti
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 aprile 2020
Si poteva pensare che la crisi da coronavirus fosse occasione del sorgere di nuove eguaglianze. Invece, e paradossalmente, potrebbe aprire la via a nuove forme di sottili – e nemmeno tanto – discriminazioni. Tutto nasce dall’art. 1, lettere a) e i), del Dpcm 26 aprile 2020. La prima disposizione prevede come necessario, e quindi consentito, lo spostamento per incontrare i congiunti. Ai quali la lettera i) consente altresì la partecipazione alle cerimonie funebri. Il punto è che nell’ordinamento giuridico troviamo coniugi, parenti, affini, ma non – salvo una menzione posta in altro contesto dall’art. 307 c.p. – il “congiunto”. Chi...