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Tutti contenti, tranne i civili del Mali presi tra più fuochi
La svolta Per la liberazione degli ostaggi, Roma e Parigi possono ringraziare la figura emergente dell'imam populista Mahmoud Dicko e i suoi buoni rapporti con i leader jihadisti
Si festeggia il nuovo governo di transizione a Bamako, capitale del Mali – Ap
La svolta Per la liberazione degli ostaggi, Roma e Parigi possono ringraziare la figura emergente dell'imam populista Mahmoud Dicko e i suoi buoni rapporti con i leader jihadisti
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 10 ottobre 2020
La liberazione degli ostaggi nelle mani dei jihadisti di Iyad Ghali sembra figlia della classica intesa win-win. Gioiscono per primi i quattro ex-ostaggi con le rispettive famiglie (e noi con loro). Sullo sfondo intanto ognuno canta la sua vittoria: la giunta militare che ha preso il potere da meno di due mesi, per la ciliegina sul governo di transizione appena servito alla comunità internazionale; Macron, per la liberazione della volontaria Sophie Pétronin e la prova di continuità offerta dai nuovi governanti del Mali – paese chiave per gli interessi francesi nella regione; Conte, per il ritorno a casa di Chiaccio...