Cultura

Tutti in piazza per un secolo

Tutti in piazza per un secoloUno sciopero ferroviario in America

Scaffale «Strike!», la riedizione americana del libro di Jeremy Brecher che racconta le insubordinazioni di massa statunitensi: dagli scioperi ferroviari di fine Ottocento al movimento Occupy

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 11 giugno 2014
«A che cosa serve lo sciopero, che per lo più è un intervento alla cieca?». Questa perla di saggezza padronale ottocentesca è frutto della penna filopadronale quasi ottocentesca di Piero Ottone. È apparsa il 10 maggio scorso sull’edizione genovese de La Repubblica, a commento di uno sciopero Cgil-Cisl dei travagliatissimi lavoratori del travagliatissimo locale teatro dell’Opera Carlo Felice. Fortuna che il giorno dopo, sulle stesse colonne, Sergio Cofferati, che di musica si intende, spiegava pazientemente a tutti le buone ragioni dell’agitazione. È una vecchia solfa, questa dell’inutilità degli scioperi nell’età della globalizzazione, del superamento delle barriere dei singoli stati, dell’innovazione...

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