Internazionale
Tutto il dolore del mondo tra i bambini feriti di Gaza
Reportage Con l’intensificarsi dei raid arrivano in pezzi al pronto soccorso dell'ospedale Al-Aqsa, su carretti trainati da asini. Non chiedono giocattoli o cioccolata, chiedono acqua. Senza antibiotici le ustioni provocate dalle bombe sono una sentenza di morte. E mancano gli anti-dolorifici per alleviare le loro pene
Nel reparto pediatrico dell'ospedale Al-Aqsa a Gaza – Federica Iezzi
Reportage Con l’intensificarsi dei raid arrivano in pezzi al pronto soccorso dell'ospedale Al-Aqsa, su carretti trainati da asini. Non chiedono giocattoli o cioccolata, chiedono acqua. Senza antibiotici le ustioni provocate dalle bombe sono una sentenza di morte. E mancano gli anti-dolorifici per alleviare le loro pene
Pubblicato 2 mesi faEdizione del 25 settembre 2024
Federica IezziDeir al-Balah, Striscia di Gaza
Nell’ultima settimana i bombardamenti si sono intensificati nell’area di Dayr al-Balah. I bambini vengono portati in pezzi al pronto soccorso dell’ospedale di al-Aqsa, su carretti trainati da asini. Sono arrivati in sala operatoria Amira, la più grande, solo 9 anni, e Fares, 4 anni. Fares chiedeva della sorella. Lei era a fianco a lui, ma per le ustioni sul viso non l’aveva nemmeno riconosciuta e lei poteva sentire la sua voce ma non poteva parlare perché lo stesso fuoco che le aveva bruciato la pelle, le aveva bruciato anche i polmoni. LE USTIONI SONO UNA SENTENZA di morte a Gaza...