Italia

Uccisi a fucilate perché chiedevano gli stipendi

Uccisi a fucilate perché chiedevano gli stipendi/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/09/12/13 giro manconi se serve carabinieri

Fermo Imprenditore edile spara a due suoi ex manovali kosovari. «Mi minacciavano con un piccone», racconta l’uomo. Ma uno degli operai era iscritto alla Cgil, e finora era sempre stato pacifico

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 16 settembre 2014
Cercavano lo stipendio, hanno trovato la morte. Quella del 38enne Mustafa Neomedim e del 26enne Avdyli Valdet, entrambi kossovari, e del loro ex padrone Gianluca Ciferri (48 anni) sembra una storia di guerra sociale. Piccolo imprenditore edile lui, manovali licenziati in estate e con diversi mesi di arretrato loro. Alle 11 del mattino di ieri, i due si sono presentati nella villetta-laboratorio di Ciferri a Molini Girola, poco sopra Fermo, per chiedere conto delle spettanze mai versate. L’atmosfera deve essersi scaldata subito, ai carabinieri l’imprenditore ha raccontato che Neomedim e Valdet lo stavano minacciando con un piccone, mentre lui ha...

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