Italia
Ucciso per il cappello: un ragazzo morto nella nave dei migranti
Mediterraneo L’Ong Moas, finita nel tritacarne mediatico, soccorre centinaia di persone in mare. La loro nave Phoenix sbarca nel porto di Catania con 394 persone a bordo e il corpo del giovane che sarebbe stato ucciso dallo scafista. La fondatrice dell'ong Moas accusa: «Contro di noi, attacchi da nazifascismo xenofobo»
I migranti soccorsi ieri dalla nave Phoenix dell'ong Moas – Lapresse
Mediterraneo L’Ong Moas, finita nel tritacarne mediatico, soccorre centinaia di persone in mare. La loro nave Phoenix sbarca nel porto di Catania con 394 persone a bordo e il corpo del giovane che sarebbe stato ucciso dallo scafista. La fondatrice dell'ong Moas accusa: «Contro di noi, attacchi da nazifascismo xenofobo»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 7 maggio 2017
Assassinato per un cappellino da baseball. Se fosse accaduto a un ragazzo dalla pelle bianca all’uscita da una discoteca o per le vie di Milano, Parigi o di chissà quale altra metropoli, probabilmente l’indignazione sarebbe stata planetaria. Invece, è successo a un giovane dalla pelle nera. Un africano della Sierra Leone di appena 21 anni, che non è stato colpito a morte mentre passeggiava con gli amici per le strade di una città dell’occidente, ma mentre, assieme a tanti altri migranti, era ammassato in un gommone in alto mare, nel Mediterraneo. PROPRIO QUELLA SCRITTA che evoca uno degli sport più...