Europa
Ue: lavoro schiavo, «vigilare» non basta
Bruxelles Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di proibire l’import-export di merci prodotte o trasportate, quando esistono sospetti fondati di lavoro minorile, di sfruttamento schiavistico o di danni per l’ambiente
Fabbrica di vestiti in Bangladesh – Ap
Bruxelles Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di proibire l’import-export di merci prodotte o trasportate, quando esistono sospetti fondati di lavoro minorile, di sfruttamento schiavistico o di danni per l’ambiente
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 10 giugno 2022
Il Parlamento europeo ha votato ieri alla quasi unanimità una risoluzione che chiede alla Commissione – che ha l’iniziativa legislativa, a differenza dell’Eurocamera – di proibire l’import-export di merci prodotte o trasportate, quando esistono sospetti fondati di lavoro minorile, di sfruttamento schiavistico o di danni per l’ambiente. La risoluzione riguarda circa 13mila imprese nella Ue e 4mila all’estero. A febbraio, la Commissione aveva proposto una direttiva sulla “vigilanza” delle imprese. Ieri, l’Europarlamento ha chiesto di fare di più. Ci sono circa 25 milioni di persone nel mondo che producono in condizioni di quasi schiavitù, di cui 10 milioni di minorenni,...