Internazionale
Uganda, caso Bobi Wine: l’ambasciatrice Usa tenta di forzare l’assedio
Dopo la contestata vittoria elettorale di Museveni, scontro diplomatico con l'alleato di ferro (di Trump) Il cantante-deputato arrivato secondo alle presidenziali bloccato dall'esercito nella sua residenza. La rappresentante di Washington Natalia E. Brown vuole vederlo, ma viene "respinta". Il governo di Kampala furioso
Robert Kyangulanyi, alias Bobi Wine – Ap
Dopo la contestata vittoria elettorale di Museveni, scontro diplomatico con l'alleato di ferro (di Trump) Il cantante-deputato arrivato secondo alle presidenziali bloccato dall'esercito nella sua residenza. La rappresentante di Washington Natalia E. Brown vuole vederlo, ma viene "respinta". Il governo di Kampala furioso
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 20 gennaio 2021
Sembra esserci un rapporto turbolento in questo periodo tra le istituzioni statunitensi e i processi elettorali, ovunque essi si svolgano. Prendiamo le presidenziali dello scorso 14 gennaio in Uganda, dopo una campagna elettorale funestata da scontri, spargimenti di sangue, scellerate fake news bipartisan e il silenziamento finale dei social network da parte del governo. Un voto già tribolato di suo, con l’inedita sfida portata da una star 38enne della musica afro-ragga, il cantante Bobi Wine, al potere assoluto del presidente Yoweri Museveni, che tira dritto da 36 anni. Sentendosi insidiato dal potenziale bacino elettorale avversario – il Paese ha la...