Ulan Bator, le radici piantate in una yurta
Intervista Un'intervista con lo scrittore francese di origini armene, a Roma come ospite al festival «Libri Come» dell'Auditotium Parco della Musica. «Quando si pensa al nomadismo si immaginano delle persone gioiose che si muovono liberamente in vasti spazi naturali. Ma la realtà è ben diversa. Quale che sia la parte del mondo di cui parliamo, si tratta piuttosto di una tecnica di sopravvivenza in un ambiente ostile»
Intervista Un'intervista con lo scrittore francese di origini armene, a Roma come ospite al festival «Libri Come» dell'Auditotium Parco della Musica. «Quando si pensa al nomadismo si immaginano delle persone gioiose che si muovono liberamente in vasti spazi naturali. Ma la realtà è ben diversa. Quale che sia la parte del mondo di cui parliamo, si tratta piuttosto di una tecnica di sopravvivenza in un ambiente ostile»