Cultura

Ulrich Beck, dopo la fine del lavoro salariato

Ulrich Beck, dopo la fine del lavoro salariato/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/01/03/ulrich beck

Un nuovo Welfare Al volgere del millennio, Beck avvertì come la precarietà, la sotto-occupazione e la disoccupazione erano ormai diventate parti della biografia normale di un essere umano nell'Occidente capitalistico, proprio come il matrimonio o il divorzio. Davanti a questa svolta epocale, né i neoliberisti, né i neo-keynesiani, hanno trovato il coraggio di riconoscere la realtà: il pieno impiego è una chimera

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 4 gennaio 2015
Il sociologo tedesco Ulrich Beck è morto il primo gennaio per un attacco cardiaco. L’autore della «società del rischio» (pubblicata in Italia da Carocci) aveva 70 anni. La notizia è stata confermata ieri dalla famiglia al quotidiano Süddeutsche Zeitung. Beck ha insegnato a Parigi, poi alla London School of Economics e dal 1992 a Monaco dove aveva la cattedra di sociologia all’università Ludwig-Maximilians. Nato nel 1944 a Stolp, in Pomerania (oggi Slupsk in Polonia), Beck ha studiato sociologia, filosofia, psicologia e scienze politiche. Tra le sue opere, pubblicate in italiano, si ricordano anche Che cos’è la globalizzazione. Rischi e prospettive...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi