Alias
Ulrike Ottinger, diari visionari
Intervista A DocLisboa la personale della regista tedesca di «Paris Calligrammes», che qui racconta il suo cinema
Da «Freak Orlando» di Ulrike Ottinger
Intervista A DocLisboa la personale della regista tedesca di «Paris Calligrammes», che qui racconta il suo cinema
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 23 ottobre 2021
Doclisboa, festival internazionale del cinema documentario di Lisboa, seguita nella sua esplorazione del cinema che diventa atto politico attraverso un rigoroso lavoro sulle forme. Per l’edizione in cartellone dal 21 al 31 ottobre, affianca due delle figure più autorevoli e meno illuminate del cinema europeo contemporaneo: accanto al tributo postumo a Cecilia Mangini, grazie all’immancabile alleanza con la Cinematica Portuguesa, il festival presenta una retrospettiva completa dell’opera di Ulrike Ottinger. Tedesca, nata a Costanza nei primi anni Quaranta, Ottinger lascia presto la Germania per Parigi dove, accanto alla sua passione etnografica alimentata dalle lezioni di Lévi-Strauss, Althusser, Bourdieu, costruisce e...